Nuovo Anno. Nuove opportunità di crescita.

Un nuovo anno. Il primo giorno dell'anno è un giorno come gli altri, ma l'inizio di un nuovo anno ci ispira anche a riflettere sul passato e a fissare nuovi obiettivi per il futuro.

Riflettendo sul mio 2022, vedo, per esempio, che è stato un anno in cui ho lavorato con maggiore serietà per migliorare nel golf. E ho fatto dei buoni progressi. Ma guardando avanti, vedo anche che c'è molto di più che potrei fare per migliorare più velocemente.

 

La mia ultima partita del 2022

A causa dei miglioramenti recenti, sono andato verso le mie ultime 18 buchi del 2022 di qualche giorno fa sperando di poter stabilire un nuovo punteggio minimo per me. Ma il golf è uno sport curioso, e alla fine ho realizzato un punteggio che era almeno 20 colpi più alto di quello che speravo — molto più vicino al mio peggior giro dell'anno che al mio migliore. Naturalmente ero deluso, ma amo il gioco, quindi mi sono divertito un sacco comunque.

Guardando indietro, però, cosa è andato storto? La cosa principale è che avevo impostato aspettative irrealistiche per me stesso perché stavo giocando su un campo dove avevo giocato solo un’altra volta in passato, e avevo dimenticato quanto fosse impegnativo. Ma pensando a quel giro, e al golf in generale, mi sono reso conto che lo sport è una buona metafora per molte delle sfide complesse della vita..

Buca 6 al Preserve, Jordan Lake (North Carolina)

 

Golf, business e storytelling

Per esempio, ci sono molti paralleli tra il golf e il business, così come tra il golf e il brand storytelling in particolare. Allo stesso modo in cui nel golf abbiamo diverse mazze nella sacca, ciascuna delle quali viene utilizzata in situazioni ben specifiche, utilizziamo molti strumenti e varie strategie nello sviluppo — e nella promozione — di un'impresa di successo.

E come nel business, il golf è un gioco di numeri, numeri che:

  • ci aiutano a misurare i risultati alla fine di ogni partita

  • danno un’indicazione del nostro performance durante una singola partita

  • fanno sì che possiamo valutare il nostro progresso da una partita all'altra negli anni

Lo stesso vale per lo storytelling e il content marketing. I nostri strumenti sono i vari canali che utilizziamo per comunicare con i nostri clienti. Ma non possiamo sapere quanto sia vincente la nostra strategia di comunicazione senza guardare i numeri e analizzare come questi numeri cambiano nel tempo.

Guardando al 2023…

Ora, guardando al 2023, comincio a stabilire degli obiettivi specifici per poter migliorare il mio gioco e a definire una strategia per raggiungerli. Il mio obiettivo per l'anno è quello di ridurre il mio handicap di 10 colpi. Per farlo, devo:

  1. valutare le mie attuali forze e debolezze, e poi

  2. stabilire le priorità su cosa concentrarmi per primo.

Ci saranno alcune “mele basse” che potrò raccogliere subito, e ci saranno altre aree che richiederanno più sforzo nel tempo per poter vedere dei miglioramenti concreti.

So, ad esempio, che il mio gioco corto intorno ai green è un'area sulla quale non faccio mai pratica. Penso di avere abbastanza buona tecnica per questo tipo di colpo, ma il mio controllo sulla distanza è terribile perché manco completamente di fiducia. Con solo un po' di pratica mirata, dovrei essere in grado di migliorare rapidamente e togliere subito uno o due colpi al mio handicap.

Mele basse nello storytelling

Lo stesso vale per la tua strategia di brand storytelling. Se i tuoi contenuti non rendono come vorresti, non puoi semplicemente buttarli via e ricominciare da zero. Devi guardare i numeri in dettaglio per vedere quali sono le tue forze e le tue debolezze e quindi vedere se hai delle mele basse che puoi sistemare subito.

Hai un articolo che ti aspettavi avrebbe attirato più traffico al tuo sito? È probabile che tu abbia sbagliato qualcosa nell'analisi SEO. Forse hai concentrato l'attenzione sulle parole chiave sbagliate. O non sei stato abbastanza attento ad inserire le parole chiave giuste nel testo. Hai dato abbastanza considerazione all'intenzione delle ricerche (il c.d. “search intent”)? Un pochino di analisi competitiva dovrebbe fornirti qualche accorgimento veloce per fare sì che l'articolo cominci a rendere meglio.

O forse hai una pagina di destinazione (landing page) che non porta alle conversioni che speravi. Potrebbe esserci qualcosa di semplice nell’UX design della pagina che crea qualche ostacolo. Il titolo non attira? Oppure il call-to-action (CTA) è troppo generico?

Nello storytelling come nel golf…

A un certo punto nel mio viaggio per migliorare il mio gioco, avrò bisogno dell'aiuto di un istruttore professionista. Potrei cercare questo aiuto da subito, però so che ci sono ancora molte cose che potrei fare da solo.

Lo stesso vale per il brand storytelling. Ci saranno sicuramente delle cose che puoi fare da solo per migliorare i contenuti. Ma prima o poi avrai bisogno di un esperto che ti aiuti a portare i contenuti al livello successivo e massimizzare il ritorno sul tuo storytelling.

Ecco perché sono qui. Per aiutarti a individuare le tue mele basse e a tenere la tua strategia di storytelling sulla rotta giusta.

Grey

Storysmith in inglese per le PMI italiane: traduzioni in inglese, copywriting e scrittura in inglese, consulenza storytelling e content marketing in inglese.

https://www.simplygrey.me
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