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Come tradurre un bilancio in inglese

L’importanza dello storytelling anche nelle relazioni finanziarie

È un truismo che il bilancio d’esercizio non è solamente un obbligo civilistico o normativo. Che serva a presentare lo stato economico, patrimoniale e finanziario di un’azienda ai vari stakeholder si sa. Una funzione che, però, viene troppo spesso sottovalutato è come il bilancio possa comunicare i valori, la missione e l’identità dell’azienda e come fare per garantire che svolga questa funzione nel modo più efficace possibile, sopratutto quando arriva il momento di tradurre il bilancio in inglese.

Oggi, si parla spessissimo del c.d. “storytelling” nell’ambito di marketing e comunicazione, però anche il bilancio “racconta” la vostra attività al mondo anche, e sopratutto, quando viene tradotto nella lingua inglese. Di conseguenza, diventa fondamentale scegliere un traduttore (o un’agenzia di traduzione) che sia in grado non solo di tradurre il vostro bilancio in modo preciso ma che lo faccia anche in modo accattivante e con un occhio attento all’impatto delle parole e ai i vari aspetti culturali che possono influire su come il bilancio verrà percepito dal lettore straniero.

Il traduttore ideale:

  • ha le conoscenze e le capacità necessarie

  • garantisce efficienza e efficacia tramite un uso intelligente delle tecnologie disponibili

  • lavora in modo collaborativo e propositivo per raggiungere un risultato superiore

Come scegliere un traduttore per un bilancio

Prima di tutto, per scegliere il traduttore giusto, bisogna assicurare che abbia una formazione e/o esperienza pluriennale in bilanci e la loro traduzione. Un traduttore qualsiasi, per quanto bravo possa essere in altri campi di specializzazione, potrebbe benissimo non conoscere la differenza, per esempio, fra “depreciation” e “amortization”: in italiano, si traducono entrambe con “ammortamenti”, però il primo si usa solamente per le attività materiali, mentre il secondo viene usato per le attività immateriali.

Senza parlare, poi, dei ratei e risconti, attivi e passivi….

È, però, altrettanto vero che si può avere le conoscenze necessarie riguardanti la contabilità e il bilancio e non essere un bravo traduttore, nel senso di non scrivere in modo accattivante o di limitarsi a tradurre in modo troppo letterale il testo sorgente in italiano. Prendiamo, per esempio, la parola “assemblea”. In italiano, come noto, questa parola si usa in riferimento sia alla riunione (nel senso dell’evento vero e proprio: “the meeting” in inglese) dei soci di un’azienda che alla collettività degli stessi soci (cioè “the shareholders”). Non vi dico quante volte vedo traduzioni di bilanci in inglese, anche da traduttori di un certo livello professionale, che scrivono una roba del tipo: “The Ordinary Shareholders’ Meeting resolved…” (“L’Assemblea ordinaria ha deliberato…”). Ma come?!?! Un “evento” non riesce a deliberare un bel niente. Casomai sono stati i soci a deliberare, quindi: “The Shareholders, in their ordinary session, resolved…”.

È un esempio un po’ banale, se vogliamo, ma fa capire quanto sia importante pensare alle differenze culturali e al lettore del testo tradotto, e non solo al testo sorgente.

La tecnologia della traduzione

Nello stesso modo, bisogna prestare attenzione a come vengono usate le varie tecnologie di traduzione applicate ai bilanci. Si può già capire, per esempio, come la traduzione automatica (Google Translate e simili...) possa presentare qualche problema con il testo di un bilancio: non può, infatti, capire il contesto delle parole per potere tradurre “ammortamenti” con “depreciation” per le attività materiali e non “amortization”. E sicuramente anche Google direbbe “The Shareholders’ Meeting resolved…”.

L’altro problema, forse maggiore, con la “machine translation” è come questa tecnologia interrompe il collegamento “umano” col testo originale. Anche nei casi in cui si fa un controllo dopo la traduzione automatica (che viene chiamato, in gergo, “post-editing”), e per quanto possa essere precisa la traduzione prima di questo controllo, una traduzione automatica perderà varie sfumature nel testo sorgente che solo un traduttore umano (esperto) può capire e cercare di rendere nel modo più fedele possibile in inglese.

Usata con cautela da un traduttore esperto e solamente per contesti ben specifici, la traduzione automatica può contribuire alla riduzione sia dei tempi sia dei costi necessari per la traduzione di un documento lungo come un bilancio d’esercizio o un bilancio consolidato. Meglio ancora, però, sarebbe un software di computer-assisted translation (o “CAT”) utilizzato, in ogni caso, da un traduttore professionista con le dovute conoscenze del settore.

Il vantaggio principale di uno strumento CAT si concretizza nella possibilità di riutilizzare le traduzioni pregresse, che vengono archiviate in un database frase per frase (o, meglio, segmento per segmento). Questa funzione ci torna utile nei testi molto ripetitivi, come i prospetti dei bilanci o, sopratutto, nella traduzione sia del bilancio d’esercizio che del bilancio consolidato per la stessa società. Anche qui, però, bisogna prestare molta attenzione alla terminologia “trabocchetto”.

Una tecnologia emergente da tenere d’occhio sarebbe la “natural language generation” (detto anche “automated content generation”, ovvero la generazione automatica dei contenuti). Questo tipo di intelligenza artificiale è già in grado di produrre testi di alta qualità in diversi campi “data-driven”, per esempio nello sport per riassumere i risultati di una partita o nelle analisi di borsa. Non ci vorrà molto perché si possa applicare anche alla scrittura di buona parte dei bilanci o, meglio, di una prima bozza del bilancio.

Il vantaggio di questa tecnologia rispetto alla traduzione automatica sta nel fatto che non ha bisogno di capire il contesto delle parole scritte da un umano: deve solamente capire i dati — cosa per cui i computer e gli algoritmi sono creati — e poi genera il testo descrittivo ex novo in base a questi dati. In questo caso, il controllo ex post del testo generato automaticamente potrà benissimo servire ad aggiungere il tocco umano necessario senza doversi preoccupare del intento originale di un altro autore precedente. 

Nonostante i benefici di questa tecnologia emergente, però, sarà sempre (e a maggior ragione, direi) necessario instaurare un rapporto di fiducia con un traduttore/scrittore esperto che sia specializzato nel campo dei bilanci.

Come assicurare la qualità di una traduzione

È questo rapporto di collaborazione col traduttore di fiducia il fattore determinante nella traduzione dei bilanci. Un rapporto di questo tipo permette al traduttore di conoscere a fondo i valori, la missione e l’identità della società e di infondere tutto questo nel bilancio in inglese. 

Nello stesso modo, il circolo virtuoso di informazioni e consigli che deriva da questa collaborazione permette di migliorare la qualità e l’efficacia anche del bilancio in italiano. Capita in praticamente ogni bilancio che traduco di trovare errori o imperfezioni, sia linguistici sia nei numeri stessi, nel testo italiano. Oltre a questi aspetti “superficiali”, se vogliamo, un traduttore esperto può anche fornire una prospettiva diversa, sostenuta dall’esperienza con i bilanci di una gamma eterogenea di aziende, che può portare anche a miglioramenti comunicativi da apportare al bilancio sia in inglese che in italiano.

Infine, c’è una certa propensione di pensare che basti scrivere una versione italiana di buona qualità e la versione in inglese sarà della stessa qualità di conseguenza, independentemente dalle qualifiche del traduttore. Se pensiamo, però, al fatto che la versione in inglese verrà potenzialmente letta da molte più persone rispetto alla versione in italiano, cominciamo a capire la grande importanza della qualità della traduzione in inglese e, di conseguenza, dell’esperienza e delle capacità del traduttore.

Il bilancio finale

I bilanci d’esercizio e consolidato e le varie relazioni intermedie sono documenti elaborati e comportano un costo non indifferente sia per la loro creazione che per la loro traduzione. Dovete quindi riflettere sul fatto che come affidate la stesura del bilancio ai migliori professionisti, con lo stesso criterio dovreste scegliere la persona che ne curerà la traduzione.